domenica 14 dicembre 2008

La DOC di Sovana


Vino al vino: evitare inutili giri di parole per esprimere il proprio pensiero, dire le cose come sono e non come sembrano o come si vogliono far sembrare. 

Cercheremo di mantenere l’impegno preso con la scelta del logo aziendale con questo blog che vuol essere un mezzo per raccogliere e diffondere informazioni utili agli appassionati del mondo del buon vino e del buon cibo. Niente di più e niente di meno. Speriamo quindi di essere concisi, sinceri, leggeri nell’esposizione e di fornire una piacevole lettura.




In un piovoso pomeriggio di una domenica nel deserto borgo di Sovana, finalmente, dopo tanti indugi, inauguro il mio blog, evitando bucolici preamboli sulla straordinaria bellezza del territorio e sui suoi antichi abitanti iniziamo subito con alcuni chiarimenti tecnici forse per i più inutili, ma doverosi, sulla DOC di Sovana.

Cos’è un disciplinare
Un disciplinare è un insieme di regole che i produttori devono rispettare per poter utilizzare un determinato nome; ad esempio mio zio Brunello non può produrre un vino che riporti in etichetta il proprio nome poiché coincide con la denominazione di origine controllata e garantita Brunello di Montalcino

La Docg è una denominazione di origine controllata dal disciplinare apposito, ma anche garantita da una commissione che sottopone i campioni di vino ad un severo esame finale. 

Alcuni produttori del nostro territorio, come in molte altre zone, hanno scelto (alcuni non lo hanno fatto, ma sarebbe una polemica troppo lunga da affrontare) di non aderire alla Doc perché spesso le norme costringono la creatività e la sperimentazione. Questo non incide assolutamente sulla qualità del prodotto, ma indica semplicemente una volontà di sperimentazione o di mantenimento di pratiche non previste dal disciplinare. In questo caso si utilizza una normativa più generica che protegge la tipicità di un più vasto territorio geografico: come ad esempio “Toscana, Indicazione Geografica Tipica” (Igt).

Sovana Doc
Prevede un rosso, un rosso superiore, un rosato ed una riserva.

Zona di Produzione
Coincide con quella del "Bianco di Pitigliano":, comune di Pitigliano, Sorano, e parte del comune di Manciano; confina con la DOC "Morellino di Scansano". 

I Vitigni
Almeno la metà deve essere Sangiovese, il resto può essere composto da altri vitigni a bacca nera autorizzati. Il Sovana rosso superiore contiene un minimo di 85% di un vitigno come Aleatico, Cabernet Sauvignon o Merlot; in questo caso può riportare in etichetta il nome dell’uvaggio (es. Sovana Superiore Doc Merlot). 

Vinificazione
La riserva deve essere invecchiata in botti di legno per almeno 24 mesi ed affinata in bottiglia per almeno 6. La produzione per ha è di 110 q per il rosso e 90 per il superiore.

Caratteristiche 
Sovana rosso: si presenta di colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo vinoso, sapore armonico ed equilibrato, gradazione alcolica minima 11°. Sovana rosso superiore: si presenta di colore rosso intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, assumendo sapori e profumi particolari a seconda del vitigno utilizzato. La gradazione alcolica minima è 12°. Sovana rosato: colore rosato con riflessi rosso rubino; profumo vinoso, delicato, con intense note fruttate; sapore armonioso, leggermente acidulo; gradazione alcolica 11°. 








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